Il Tribunale del Riesame ha discusso il ricorso di uno dei sei indagati nel caso del calcio scommesse, ma purtroppo il ricorso è stato respinto. Nel procedimento sono coinvolti quattro calciatori e due giovani, che però non hanno a che fare direttamente con il mondo dello sport. Il Tribunale del Riesame, presieduto da Sergio Pezza e composto dai magistrati Salvatore Perrotta e Francesco Murgo, ha esaminato e respinto il ricorso presentato dal calciatore Francesco Forte, già giocatore del Benevento calcio ed attualmente al Cosenza. Il ricorso era contro il decreto di perquisizione emesso dal procuratore aggiunto Ganfranco Scarfò, che ha ipotizzato i reati di scommesse su siti illegali e riciclaggio. L’avvocato del calciatore, Gregorio Barba, ha sostenuto che il ricorso è motivato dalla considerazione della totale estraneità del calciatore dalle accuse che, a giudizio del legale, sono peraltro espresse in modo vago nel provvedimento di perquisizione, che è scattato il primo dicembre e che ha portato al sequestro di telefonini e smartphone da parte della Guardia di Finanza.

I finanzieri, al termine delle perquisizioni, hanno già restituito i telefonini e le altre apparecchiature sequestrate, dopo aver rilevato i dati contenuti nelle memorie. Nel procedimento sono anche coinvolti i calciatori Gaetano Letizia, Massimo Coda e Christian Pastina, quest’ultimo ancora in forza al Benevento calcio. Tutti gli indagati, ad eccezione di Forte, non hanno ritenuto opportuno fare ricorso al Riesame. A luglio, la Procura di Benevento ha avviato le indagini partendo dagli istituti di credito e da una società informatica.

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