A tre mesi dall’inizio del conflitto in Medio Oriente, diverse organizzazioni, insieme alla testimonial Marisa Laurito, si riuniranno in piazza del Municipio a Napoli per chiedere un immediato cessate il fuoco. Durante il presidio, verrà allestita un’installazione di piccole lapidi bianche con i nomi dei minori uccisi, simbolo del cimitero di bambini causato dai bombardamenti su Gaza. Saranno inoltre raccontate le storie delle persone che hanno perso la vita durante questo terribile conflitto, evidenziando l’enormità di ogni singola perdita.

L’escalation senza precedenti tra Israele e Hamas, così come altri gruppi armati palestinesi, sta causando una devastazione senza precedenti e distruggendo un numero inaccettabile di vite umane. Solo nella Striscia di Gaza occupata, tra il 7 ottobre 2023 e il 2 gennaio 2024, sono morte oltre 21.978 persone, di cui il 70% donne e minori. Nella Cisgiordania occupata nello stesso periodo, sono stati uccisi 278 palestinesi, di cui 70 minori. Inoltre, il 7 ottobre, sono state uccise almeno 1200 persone in Israele, la maggior parte delle quali civili, inclusi 36 bambini.

Nella Cisgiordania occupata, i raid dell’esercito e i coloni israeliani causano violenze continue, trasferimenti forzati, arresti di massa e uccisioni extragiudiziali. La libertà di movimento è gravemente limitata dai posti di controllo militari, con gravi ripercussioni sull’economia locale.

Dal momento dell’inizio del conflitto, sono stati uccisi quasi 80 giornalisti, tra cui 9 donne giornaliste e numerosi membri dello staff delle Nazioni Unite. Il lavoro dei giornalisti è fondamentale per raccontare l’escalation di violenza in corso attraverso notizie verificate e testimonianze. Tuttavia, molti giornalisti palestinesi sono stati imprigionati o costretti a vivere sotto censura e repressione da parte dell’esercito e del governo israeliano. Inoltre, nessun giornalista straniero è stato autorizzato a entrare nella Striscia di Gaza attraverso Rafah, compromettendo la capacità dei media di coprire il conflitto.

Gli attacchi diretti ai civili e gli attacchi indiscriminati contro obiettivi civili sono vietati dal diritto internazionale umanitario e possono essere perseguiti come crimini di guerra.

Durante il presidio, verranno ribadite le richieste al governo italiano, alle istituzioni e alla comunità internazionale affinché tutte le parti accettino un immediato cessate il fuoco, Israele ponga fine all’assedio totale della Striscia di Gaza, siano garantiti gli aiuti essenziali nella Striscia di Gaza da tutti i valichi, siano rese possibili con urgenza le evacuazioni di persone ferite o malate verso Egitto, Cisgiordania o Israele, e gli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas e di altri gruppi armati palestinesi, così come i Palestinesi detenuti arbitrariamente da Israele, siano liberati senza condizioni.

È urgente agire per proteggere tutte le persone e porre fine a questa catastrofe.

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