Due aggressioni al personale sanitario in sole 24 ore: inizia nel peggiore dei modi il 2024 per quanto riguarda le violenze in corsia ai danni dei professionisti della salute. Il primo episodio si è verificato presso l’ospedale San Paolo a Fuorigrotta, dove un individuo in stato di agitazione ha minacciato il personale di turno e ha rifiutato di attendere il proprio turno di visita. Nonostante le richieste di allontanarlo, l’uomo si è scagliato contro una guardia giurata, che ha chiesto rinforzi. Le forze dell’ordine sono state allertate e verrà presentata una querela. Il manager Ciro Verdoliva ha sottolineato l’importanza della presenza delle guardie all’interno dei Pronto Soccorso per deterrente e supporto immediato. Tuttavia, l’ospedale San Paolo sembra essere sguarnito e, alla luce di questo ennesimo episodio, si chiederà al Questore di valutare la possibilità di istituire un presidio fisso di Polizia.

La seconda aggressione si è verificata a Casoria, presso via Nazario Sauro. La richiesta di soccorso proveniva da un individuo già noto alla centrale operativa e, all’arrivo dei soccorsi, si è scoperto che si trattava solo di una richiesta impropria per misurare la glicemia. Nonostante il rifiuto degli operatori, l’uomo ha reagito con violenza, colpendo il mezzo di soccorso e minacciando il personale. Manuel Ruggiero, responsabile di “Nessuno tocchi Ippocrate”, ha sottolineato che si tratta di un soggetto recidivo che fa dell’impunità la propria forza. La misurazione della glicemia può essere facilmente eseguita in farmacia o con un’autopuntura al dito. Nel 2023 sono state registrate 62 aggressioni a Napoli e 30 in provincia, numeri simili a quelli del 2022 nonostante la presenza delle forze dell’ordine nei principali ospedali. Lino Pietropaolo, leader regionale della Cisl medici, ha evidenziato che le aggressioni si concentrano nei presidi ospedalieri privi di presenza delle forze dell’ordine, come il San Paolo, il Fatebenefratelli e Betania a Napoli, mentre in provincia le aggressioni avvengono principalmente presso gli ospedali di Pozzuoli, Giugliano, Frattamaggiore, Castellammare e Nola. Anche dove è presente la polizia, gli episodi si concentrano durante le ore notturne quando il presidio è chiuso. Sarebbe necessario valutare la gravità e la frequenza di questi eventi per estendere la presenza delle divise in tutti i presidi a rischio.

Bruno Zuccarelli, presidente dell’Ordine dei medici di Napoli e provincia, ha evidenziato che il prezzo personale e sistemico di queste aggressioni è molto alto e contribuisce alla fuga dei migliori medici e al fenomeno dei concorsi deserti per le discipline che operano in prima linea. Zuccarelli ha sottolineato l’importanza di un monitoraggio e una verifica più attenti di ciò che funziona e di ciò che può essere fatto. La presenza della polizia negli ospedali deve essere estesa e le aziende sanitarie e i sindacati devono essere coinvolti a tutti i livelli per garantire la sicurezza del personale come presupposto per la qualità dei servizi di cura offerti alla cittadinanza. Si auspica che il 2024 possa essere l’anno della svolta.

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