Torre Annunziata, Villa Parnaso diventa un affare privato
Dopo la Villa Comunale, anche Villa Parnaso diventa un affare privato. Ma non si tratta di una vendita o di un passaggio di proprietà, bensì di un’occupazione illegittima da parte dei custodi, con la complicità dei commissari che sembrano non sentire le lamentele dei cittadini.
Ieri mattina, su ordine del custode pagato con i soldi pubblici, sono comparsi i catenacci anche a Villa Parnaso. Un gesto di arroganza verso la città che subisce ogni sopruso e che viene tollerato solo a Torre Annunziata.
L’area a destra dell’ingresso della Villa, che era stata aperta anche ai cani in attesa della pulizia dell’area adiacente, è stata chiusa per decisione del custode. Quest’ultimo, grazie alla gestione debole di Palazzo Criscuolo, si comporta come un monarca, utilizzando persino il viale pedonale come parcheggio per l’auto di servizio. Questo crea non solo disagi all’ingresso del Liceo, mettendo a rischio la sicurezza degli studenti, ma anche impedisce ai passanti di accedere agevolmente alla Villa.
Alla base di questa decisione c’è un odio profondo verso i cani e forse anche verso i bambini. La Villa deve essere un luogo di tranquillità estrema, forse perché bisogna riposare anche durante l’orario di lavoro. È troppo faticoso controllare, sistemare e essere al servizio della città. Così, i catenacci dell’arroganza hanno precluso un altro pezzo di città ai cittadini di Torre Annunziata, che ormai non si indignano più, umiliati ogni giorno da un governo dell’inazione.
Villa Parnaso è stata chiusa con le catene, proprio come la Villa Comunale, altro disastro dei commissari, vietata al pubblico da due mesi con la scusa dell’allestimento dell’area giochi per i bambini. Sono immagini tristi di una città mal governata dagli ex amministratori e forse ancora peggio dai commissari.