Numerosi episodi di prevaricazione hanno scosso la mattinata di venerdì nel carcere di Salerno. A denunciarli è Tiziana Guacci, segretario regionale della Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. Durante una perquisizione di routine, un detenuto ha estratto un telefono cellulare dalla sua cella e lo ha distrutto sbattendolo contro il lavabo. Questa situazione è inaccettabile e rappresenta solo uno dei tanti problemi che il Corpo di Polizia Penitenziaria deve affrontare quotidianamente.

Le aggressioni, i rinvenimenti di telefoni cellulari e droga, le rivolte e gli eventi critici sono all’ordine del giorno nelle carceri italiane. La situazione è resa ancora più grave dalla carenza di personale, che porta a una scopertura dell’organico del 16%. È necessaria una presenza più forte dello Stato nelle carceri, per porre fine a questa diffusa impunità e garantire ordine e sicurezza.

Il Segretario generale del Sappe, Donato Capece, ha lanciato un appello urgente ai Sottosegretari alla Giustizia per affrontare la situazione. È fondamentale attuare una politica di tolleranza zero verso i detenuti violenti e programmare riforme strutturali indispensabili, come l’espulsione dei detenuti stranieri e la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. È inoltre necessario potenziare l’organico del Corpo di Polizia Penitenziaria e fornire maggiori strumenti tecnologici agli agenti.

È evidente che la situazione nelle carceri italiane richiede interventi urgenti e efficaci. Lo Stato non può più tollerare la violenza e l’impunità che regnano all’interno delle nostre prigioni. È necessario agire adesso, per garantire un sistema penitenziario più sicuro e rispettoso della legge.

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