Nicola Barbato, il coraggioso poliziotto ferito a colpi di pistola durante un’operazione antiracket a Napoli nel 2015, è purtroppo deceduto a causa delle conseguenze di una malattia respiratoria. Barbato, insieme ad un collega, stava cercando di arrestare un estorsore della camorra quando è stato colpito. Le ferite riportate lo hanno costretto a vivere su una sedia a rotelle.

La notizia della sua scomparsa ha suscitato numerosi messaggi di cordoglio da parte della famiglia, dei colleghi e di chiunque abbia avuto il piacere di conoscerlo durante il suo servizio nella lotta contro il crimine. I familiari hanno espresso il loro orgoglio per l’agente, definendolo un eroe e un esempio da seguire. Barbato lascia la moglie Angela e i due figli Giovanna e Luigi.

I funerali del sovrintendente della Polizia di Stato e medaglia d’oro al valor civile Nicola Barbato si terranno domani, 10 marzo 2024, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni evangelista a Teverola, in provincia di Caserta, città di cui era cittadino onorario. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha espresso il suo profondo cordoglio per la perdita di un eroe che ha continuato a combattere il crimine nonostante le ferite subite.

Nicola Barbato rimarrà nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato per il suo coraggio e la sua determinazione nella difesa della legalità e della giustizia. Che la sua memoria sia un esempio per tutti coloro che lavorano ogni giorno per garantire la sicurezza e il benessere della nostra comunità.

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