L’indagine sul presunto giro di favori legato alle sponsorizzazioni da parte delle aziende che hanno successivamente ottenuto appalti pubblici sta procedendo. Gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati i titolari di due imprese di manutenzione stradale con sede a Sant’Angelo dei Lombardi e i vertici di una cooperativa sociale di Avellino. Queste tre imprese sono coinvolte in presunti accordi corruttivi contestati dal pubblico ministero Vincenzo Toscano, che ha aperto indagini su palazzo di Città. Secondo gli investigatori, le aziende e la cooperativa avrebbero versato denaro alla squadra di basket DelFes in cambio di appalti dal Comune di Avellino. La procura ritiene che il sindaco Gianluca Festa sia il gestore effettivo della società sportiva, che ha ricevuto sponsorizzazioni da altre aziende che poi si sono aggiudicate gli appalti pubblici. Le indagini si stanno concentrando anche su altre imprese coinvolte nello stesso sistema corruttivo. Le perquisizioni effettuate hanno coinvolto diverse persone e aziende, tra cui la residenza del sindaco e la sede della Del-Fes. La difesa del sindaco potrebbe impugnare il decreto emesso dal pm Toscano. Al momento, l’inchiesta conta sei indagati accusati di associazione a delinquere, corruzione, falso in atto pubblico, abuso d’ufficio e altri reati. Si ritiene che i sei abbiano creato un sistema per favorire alcune aziende a discapito di altre per ottenere vantaggi personali. La procura accusa il sindaco, i fratelli Guerriero, la dirigente Smiraglia e i Canonico della Del Fes di condizionare gli appalti pubblici, inclusi quelli per il recupero della Dogana di Avellino e la gestione dei rifiuti in città.

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