Una complessa operazione di soccorso è stata portata a termine nella serata di ieri dagli uomini della Guardia Costiera di Salerno e dal personale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino a favore di tre speleologi rimasti intrappolati all’interno della Grotta delle Canne a Minori. I tre speleologi, appartenenti al Gruppo Speleologico Natura Esplora di Avellino, erano entrati nella grotta marina lo scorso 15 marzo per un’attività di speleologia e studio, con l’intenzione di passare la notte e uscire la mattina successiva.
Non avendo avuto alcuna notizia dei tre dalle 11 del mattino, l’Associazione a cui gli speleologi appartenevano ha allertato la Centrale Operativa della Guardia Costiera di Salerno. Dopo ricerche infruttuose via mare e via terra, il personale intervenuto è riuscito a contattare il gruppo di speleologi, che non poteva comunicare con l’esterno. È emerso che non potevano uscire dalla grotta via mare a causa delle cattive condizioni del mare.
Con l’ausilio del CNSA, si è ipotizzato un eventuale recupero via terra, ma questa operazione avrebbe richiesto molto tempo. Tuttavia, valutate le condizioni del mare e con l’aiuto di una piccola imbarcazione messa a disposizione da alcuni cittadini, i tre speleologi sono stati tirati fuori dalla grotta uno alla volta con l’utilizzo di cime e salvagenti anulari, e portati in salvo sulla Motovedetta che li ha sbarcati nel porto di Maiori.
Nonostante fossero in ottima salute e senza problemi clinici, sono stati affidati alle cure dei medici. Una domenica di attività scientifica che poteva avere conseguenze negative, ma che si è conclusa nel migliore dei modi grazie all’intervento tempestivo della Guardia Costiera di Salerno e alla perfetta collaborazione con altri corpi dello Stato che hanno partecipato al soccorso.