Un giovane di 17 anni di Pagani è stato sottoposto a misura cautelare per aver preso parte a chat Telegram in cui si promuoveva l’odio razziale. Sentito ieri dal giudice del tribunale dei Minori di Salerno, il ragazzo è stato accompagnato dal suo avvocato che ha chiarito la situazione. Il giovane ha ammesso di essere stato adescato quando aveva solo 14 anni e ha riconosciuto gli errori commessi a causa della sua ingenuità. Ha dichiarato di voler uscire dal gruppo estremista ma di aver atteso il momento giusto per farlo. Si è mostrato pentito per ciò che ha scritto nella chat e ora spera nella clemenza dei giudici per poter tornare alla sua vita normale e riprendere la pratica dello sport a livello agonistico.

Le indagini della polizia postale e della Digos, in collaborazione con agenzie nazionali ed europee, sono partite da una chat di Telegram. Il reclutamento avviene su piattaforme diverse tramite invito a contattare gli amministratori o un “bot” per prendere visione dei requisiti richiesti per l’adesione e del regolamento del gruppo. Il sistema di comunicazione permette di organizzare l’accesso ai contenuti in modo ordinato e di selezionare i membri più affidabili ed interessati ai contenuti sensibili.

Il giovane di Pagani è riuscito ad accedere a una chat dichiarandosi “patriota italiano e nazionalista, antisemita e anticomunista”. Successivamente è passato a un altro gruppo collegato al Partito Socialista Nazionale al fine di “unire i gruppi nazionalisti per combattere insieme il nemico con disciplina, educazione e rispetto reciproco”.

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