Assolto dall’accusa di violenza sessuale: il dipendente del Moscati di Avellino prosciolto dal gup Spella
Il Tribunale di Avellino ha emesso la sentenza di proscioglimento nei confronti di un dipendente dell’ospedale Moscati, accusato di violenza sessuale da parte di una donna di origini albanesi residente a Mirabella Eclano. La vicenda si è conclusa durante l’udienza preliminare davanti al gup Francesca Spella, il quale ha ritenuto infondate le accuse mosse dalla presunta vittima.
La donna aveva accusato il dipendente di condurla in una stanza chiusa e senza finestre in cambio di visite specialistiche, ma la difesa è riuscita a dimostrare che la versione della donna era falsa e che non esisteva alcuna stanza come descritto. Dopo tre anni di indagini condotte dalla polizia giudiziaria e dalla difesa, non è emerso alcun riscontro alle accuse.
Il gup Spella ha emesso la sentenza di non luogo a procedere con formula assolutoria piena, poiché il fatto non sussiste. La presunta vittima si era costituita parte civile nel corso del procedimento e aveva richiesto la citazione dell’Azienda ospedaliera Moscati come responsabile civile, ma le prove presentate hanno portato alla conclusione che le accuse erano infondate.
Questa vicenda giudiziaria ha dimostrato l’importanza di condurre indagini approfondite e di valutare attentamente le prove prima di emettere una sentenza. Il dipendente del Moscati di Avellino è stato finalmente prosciolto dall’accusa di violenza sessuale, mettendo fine a una lunga e difficile battaglia legale.