La morte di Elena Cella, la bambina di soli 3 anni e mezzo, avvenuta a seguito di tre ricoveri negli ospedali di Napoli, ha scosso profondamente la sua famiglia e ha portato alla luce una serie di errori medici che potrebbero aver contribuito al suo decesso. La famiglia della piccola lotta per ottenere giustizia e ha deciso di non accettare la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Napoli.

Durante il calvario di Elena, i medici hanno commesso errori di diagnosi che hanno ritardato il trattamento del suo reale problema: un volvolo intestinale. La nomina del chirurgo Mario Lima come consulente della famiglia solleva dubbi sulla correttezza delle procedure seguite durante l’assistenza alla bambina.

La determinazione della famiglia nel far emergere la verità sulla morte di Elena è evidente nella decisione di proseguire la battaglia legale e nella richiesta di ulteriori approfondimenti sulla vicenda. La nomina dell’avvocato Enrico Ricciuti come difensore della famiglia dimostra la volontà di far luce sugli errori commessi durante i ricoveri della piccola.

Martedì è fissata l’udienza camerale dinanzi al gup del tribunale di Napoli per discutere della vicenda e sperare che finalmente giustizia venga fatta per la piccola Elena. La sua morte, avvenuta in circostanze così tragiche e evitabili, ha scosso l’opinione pubblica e ha sollevato dubbi sul sistema sanitario e sulla correttezza delle pratiche mediche seguite negli ospedali di Napoli. La famiglia di Elena non si arrende e continua la sua battaglia per la verità e la giustizia.

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