Il Consiglio di Stato ha recentemente emesso una sentenza riguardante la costruzione del Crescent, un edificio a forma di mezza luna progettato da Bofill a Salerno. I giudici hanno respinto l’appello presentato da Italia Nostra onlus, sostenendo che in parte era inammissibile, in parte improcedibile e in parte infondato.

Il Consiglio di Stato ha preso in considerazione lo scambio di documenti tra i vari ministeri coinvolti, il Comune di Salerno, l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale, le società responsabili della costruzione dell’edificio e l’associazione ambientalista. In particolare, si è concentrato sul profilo paesaggistico dell’opera.

La sentenza del Tar del 2019 aveva già stabilito che la realizzazione del Crescent non violava la normativa vigente. Pertanto, l’appello presentato da Italia Nostra è stato respinto. Gli atti amministrativi relativi all’intervento urbanistico erano stati considerati legittimi in una sentenza del 2013.

L’avvocato di Italia Nostra ha criticato la decisione del Consiglio di Stato, sottolineando che non si è pronunciato sulle presunte illegalità legate all’occupazione del demanio idrico e marittimo e alla deviazione del torrente Fusandola. La questione è stata rimandata al Comune di Salerno, che non ha ancora rinnovato la concessione demaniale quadriennale.

In conclusione, la costruzione del Crescent è stata confermata come legittima dal Consiglio di Stato, che ha respinto l’appello presentato da Italia Nostra. La decisione ha generato polemiche e critiche da parte dell’associazione ambientalista, che continua a contestare l’opera.

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