Napoli, 7 maggio 2024 – Due falsari sono stati scoperti dalla polizia mentre producevano banconote false in un capannone nel quartiere Ponticelli. I due criminali, per poter produrre in continuazione, vivevano isolati dal mondo esterno da aprile, con l’aiuto di un vivandiere che provvedeva ai loro bisogni. Le banconote venivano stampate con il metodo “offset”, che permette di realizzare copie estremamente simili a quelle originali.

Nel capannone sono stati trovati circa 80.000 fogli con 12 banconote da 50 euro ciascuno, praticamente pronte per essere tagliate e completate con la banda argentata. La banda era coordinata da un tipografo anziano con precedenti penali, che si avvaleva di tre autotrasportatori di Giugliano in Campania per il supporto logistico.

La stamperia, trasferita da Casavatore a Napoli solo di recente, era stata messa in funzione a pieno regime proprio nel mese di aprile. Il capannone, modificato per accogliere i macchinari, era tenuto sotto controllo da telecamere e dotato di letti e mobilio per consentire ai falsari di vivere “reclusi” e continuare la produzione.

Le autorità sono riuscite a smantellare l’organizzazione e a arrestare i responsabili, mettendo fine alla produzione di banconote false nel quartiere Ponticelli.

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