L’arresto dell’aggressore del poliziotto a Lambrate ha finalmente portato alla luce una serie di fatti preoccupanti riguardanti il suo passato criminale e la sua presenza illegale in Italia da oltre 20 anni.

Hasan Hamis, un marocchino di 37 anni, è stato accusato del tentato omicidio del viceispettore di Polizia Christian Di Martino, avvenuto durante un episodio di lancio di pietre contro i treni, che ha ferito anche una donna di 55 anni.

Le indagini della Questura di Milano hanno rivelato che Hamis ha un lungo elenco di precedenti penali, tra cui rapina aggravata, furto, lesioni personali, stupefacenti e sequestro di persona. Nonostante due provvedimenti di espulsione emessi dai prefetti di Napoli e Avellino, Hamis è rimasto in Italia in modo irregolare.

Il suo percorso criminale è stato segnato da condanne in Campania per reati legati alla droga e contro il patrimonio tra il 2013 e il 2020. Nel 2021, le autorità avevano tentato di identificarlo presso il Consolato marocchino, ma senza successo a causa della mancata collaborazione dell’Autorità diplomatica marocchina.

Nonostante le denunce per resistenza a pubblico ufficiale, Hamis è riuscito a sfuggire alla giustizia per anni, continuando a commettere reati e mettendo a repentaglio la sicurezza pubblica. L’arresto è un passo importante per garantire che venga fatta giustizia e che venga presa una decisione definitiva sul suo futuro in Italia.

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