Il prossimo 16 settembre davanti ai giudici della Sesta Sezione della Corte di Appello di Napoli inizierà il processo di secondo grado per i presunti componenti del “Clan Sangermano”. Si tratta dell’impugnazione presentata dalle difese contro la sentenza del processo con rito abbreviato emessa dal GUP del Tribunale di Napoli Chiara Bardi. Gli imputati coinvolti sono Giuseppe Buonincontri, Onofrio Sepe, Paolo Nappi, Salvatore Sepe e Agostino Sangermano, difesi da vari avvocati e attualmente ai domiciliari. Ezio Mercogliano, invece, è stato assolto e la sentenza nei suoi confronti è diventata definitiva.
Le accuse sono molteplici e gravose, con trentaquattro capi di imputazione contestati agli indagati, di cui undici accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso. Altri sono accusati di trasferimento fraudolento di valori, estorsione aggravata, detenzione di armi e favoreggiamento, tutti con il metodo mafioso. Le estorsioni riguardano anche la fornitura di mozzarelle ai locali e l’accaparramento di terreni nell’alto casertano.
Le indagini hanno rivelato che alcuni membri del clan criminale costringevano una persona a comprare mozzarelle di scarsa qualità, procurando un ingiusto profitto a discapito della vittima. Il processo di secondo grado sarà cruciale per fare luce su queste accuse e determinare le responsabilità dei presunti colpevoli.