La campagna elettorale in città è arrivata al culmine della tensione con episodi di violenza e provocazioni tra i sostenitori dei candidati. Prima gli sfottò dalle auto, poi i fuochi d’artificio posizionati di fronte al comitato avversario, e infine il contatto ravvicinato tra le due fazioni. Piazza Libertà si è trasformata per pochi minuti in uno stadio di calcio dove regnavano istinti primordiali e violenza, anziché fairplay e civiltà.
I sostenitori di Laura Nargi hanno posizionato fuochi d’artificio davanti al quartier generale del candidato del centrosinistra, scatenando la rabbia dei presenti. Insulti, spintoni e gesti minacciosi hanno caratterizzato l’atmosfera, con gli agenti della Digos che hanno faticato a mantenere la calma. Fortunatamente, alcuni supporter di entrambi i candidati hanno cercato di placare gli animi e di evitare ulteriori scontri.
La tensione era palpabile già nel pomeriggio, quando i dati elettorali hanno iniziato a favoreggiare l’ex vicesindaca Nargi. I sostenitori del candidato sconfitto, Gengaro, sono stati presi di mira da automobilisti schernitori e provocatori. La situazione è degenerata con lancio di chicchi di caffè e gesti offensivi, mentre i vincitori continuavano a festeggiare, pur restando sulla soglia del Municipio per disposizione commissariale.
È chiaro che il clima politico in città è surriscaldato, ma è importante mantenere la calma e il rispetto reciproco. Gli episodi di violenza e provocazione non hanno spazio in una democrazia civile. Speriamo che questi momenti di tensione possano essere superati e che si possa tornare a un confronto politico costruttivo e rispettoso.