Il processo che vede imputati il sindaco di Caserta, Carlo Marino, e altre 13 persone, è stato rinviato al 24 settembre. L’accusa riguarda reati di turbativa d’asta e traffico di rifiuti in relazione agli appalti pubblici nel settore della raccolta rifiuti indetti da comuni delle province di Caserta e Napoli. La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha condotto le indagini e reggerà l’accusa in giudizio. Al centro del procedimento c’è l’imprenditore dei rifiuti Carlo Savoia, vicino al clan dei Casalesi. Tra gli imputati figurano anche il comandante della Municipale di Curti Iginio Faiella, l’imprenditore Angelo Egisto, il funzionario del Comune di Caserta Giuseppe D’Auria e l’ex dirigente Marcello Iovino. Gli avvocati hanno sollevato l’eccezione di incompetenza territoriale, sostenendo che il reato di traffico di rifiuti dovrebbe essere di competenza distrettuale. I giudici sammaritani si pronunceranno sull’eccezione il 24 settembre. Alla fine dello scorso anno, sette imputati sono stati assolti in abbreviato. L’indagine della Dda e dei carabinieri del Noe, che ha portato al processo, ha rivelato presunte irregolarità in 44 gare d’appalto bandite da diversi comuni. I comuni di Caserta, Aversa e Curti si sono costituiti parti civili nel processo.