La solidarietà al giudice finito sotto scorta è stata espressa in due lettere inviate al Tribunale di Nocera Inferiore, firmate da Andrea De Vivo e Francesco Fezza. I due imputati di Pagani sono stati condannati a 25 anni e mezzo di reclusione per essere a capo di un clan mafioso nella città dell’Agro nocerino. Dopo la sentenza emessa il 10 giugno, al presidente Franco Russo Guarro è stata applicata una scorta di terzo livello a causa di insulti e rimproveri ricevuti durante la lettura del dispositivo.

La procura Antimafia ha raccolto elementi che giustificano il provvedimento di scorta permanente per il giudice. Le lettere inviate da De Vivo e Fezza esprimono la distanza dall’accaduto in aula e la solidarietà nei confronti del magistrato. Resta da capire quali siano gli elementi raccolti dalla Procura Antimafia di Salerno per giustificare la scorta al giudice.

Il processo e l’inchiesta sulla camorra a Pagani hanno portato a 22 condanne, dimostrando l’esistenza del clan “Fezza-De Vivo”. Le difese e la procura di Salerno torneranno in aula per l’appello. È importante che la giustizia faccia il suo corso e che vengano condannati coloro che commettono crimini.

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