L’avvocato F.F., indagato per riciclaggio, si trova attualmente sottoposto all’obbligo di firma dopo che sono stati revocati gli arresti domiciliari. Il gip Francesca Spella ha accolto la richiesta di attenuazione della misura presentata dall’avvocato Raffaele Tecce, sostituendo gli arresti domiciliari con l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria.

La decisione del Riesame ha annullato parzialmente l’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Avellino nei confronti dell’avvocato F.F., accusato di truffa, autoriciclaggio e riciclaggio nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Avellino e dei militari del Nucleo Pef della Guardia di Finanza. I giudici del Tribunale della Libertà hanno annullato le accuse di truffa e autoriciclaggio, ma hanno confermato quella di riciclaggio.

Durante l’interrogatorio di garanzia, l’avvocato F.F. ha risposto a tutte le domande del magistrato, fornendo chiarimenti e respingendo le accuse a lui rivolte. L’avvocato era accusato di essere amministratore di fatto di una società coinvolta in una truffa sui Bonus Facciata a Solofra. Alla sua difesa era presente l’avvocato Raffaele Tecce, che non ha formalizzato istanze in attesa del riesame.

La situazione dell’avvocato F.F. resta quindi delicata, ma la sostituzione degli arresti domiciliari con l’obbligo di firma rappresenta un passo verso una possibile attenuazione delle misure cautelari nei suoi confronti. La vicenda sarà seguita con attenzione dalla magistratura e dall’opinione pubblica, in attesa di ulteriori sviluppi.

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