Una serie di estorsioni durante il Natale e la Pasqua, anche ai danni dei piccoli commercianti, ha portato a una serie di condanne per i membri del clan Gallo-Cavaliere di Torre Annunziata. Il giudice del tribunale di Napoli, Fabio Lombardo, ha emesso pene che ammontano a quasi un secolo di carcere. Le condanne riguardano vari membri del clan, tra cui Salvatore Gallo, Salvatore Abbellito, Gennaro Battipaglia Gallo, Giuseppe Colonia, Carmine De Rosa, Luigi Visciano, Francesco Gallo, Lucia Gallo, Carmine Vitagliano e Liberata Colonia. Il processo, definito “il processo delle donne” dall’accusa, ha portato a condanne più lievi rispetto a quelle richieste dalla procura. I vertici e i gregari del clan sono stati condannati a 95 anni per estorsione, associazione mafiosa e detenzione di armi. Il clan Gallo-Cavaliere era coinvolto in estorsioni, usura e intimidazioni, soprattutto nei confronti di imprenditori e commercianti di Torre Annunziata. Le indagini hanno rivelato un patto con i Gionta, un altro clan camorristico, che ha portato alla tregua tra i due gruppi grazie al pizzo imposto alle agenzie funebri. Questo scenario criminale radicato nel territorio è stato svelato grazie alle indagini della Direzione distrettuale antimafia.

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