Modellare un volto femminile è sempre una sfida, ma per Giuseppe Bergomi, maestro bresciano della scultura figurativa, non è stato difficile catturare l’aspetto di Cristina Trivulzio di Belgiojoso, una figura storica che ha segnato l’Italia durante l’epoca dell’unificazione nazionale. La scultura raffigura la Principessa in poltrona, intenta a trattenere libri e manoscritti sulle ginocchia, con sottili richiami visivi che riflettono la complessità della sua personalità.
La statua è stata collocata in Piazza Belgiojoso, di fronte al Palazzo omonimo progettato da Giuseppe Piermarini, e rappresenta la prima statua dedicata da Milano a una donna. Cristina Trivulzio di Belgiojoso, regina dei salotti e intellettuale di spicco, ha incantato l’Europa dell’Ottocento con la sua eleganza e la sua intensa attività politica e culturale.
La Principessa, alta e slanciata, con abiti teatrali e uno sguardo penetrante, era una figura unica nel suo genere. Il suo impegno sociale e politico, la sua visione progressista e il suo coraggio nel contrastare le ingiustizie dell’epoca l’hanno resa una figura di spicco nella storia italiana.
Cristina Trivulzio di Belgiojoso ha avuto una vita intensa e ricca di avventure, dalla sua partecipazione alla difesa di Roma nel 1849 fino ai suoi viaggi nel Medio Oriente. La sua lotta per i diritti delle donne e la sua critica al potere maschile sono ancora attuali oggi.
La sua figura, immortalata nella statua di Giuseppe Bergomi, continua ad incantare e ispirare chiunque si avvicini a lei, come ha fatto nell’Ottocento con i grandi intellettuali e artisti del tempo. Cristina Trivulzio di Belgiojoso rimane un simbolo di coraggio, determinazione e passione per la vita.