La lotta contro la pirateria per la trasmissione degli eventi sportivi in tv in Europa ha visto una mossa decisiva da parte della Polizia Postale, che ha sequestrato e azzerato il più grande organismo di ritrasmissione illegale d’Europa. L’indagine è partita da Catania e ha coinvolto diverse autorità europee, portando a numerosi arresti e perquisizioni. Il danno causato da questa organizzazione criminale è stato enorme, con un giro d’affari di 3 miliardi di euro all’anno e un danno di 10 miliardi alle pay-tv.

L’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha commentato positivamente l’operazione, sottolineando l’impegno costante nel proteggere il prodotto del campionato italiano. Dazn, oggi licenziatario della Serie A, si è costituito parte lesa nell’inchiesta e ha chiesto ai magistrati di ottenere i nomi di chiunque abbia guardato le partite aggirando il suo abbonamento. L’obiettivo è identificare e sanzionare gli abbonati illegali, inducendo la Guardia di Finanza a comminare multe che vanno dai 150 ai 5000 euro.

Questa azione legale contro gli utenti illegali in Italia rappresenta un passo importante nella lotta contro la pirateria e potrebbe finalmente far cadere la presunzione di impunità per coloro che usufruiscono di servizi illegali come il “Pezzotto”. È un segnale forte contro chi viola le leggi sul diritto d’autore e mette a rischio il settore dell’audiovisivo.

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