Le indagini condotte dalle forze dell’ordine hanno portato alla luce un’associazione criminale dedita allo spaccio di droga nel comune di Sessa Aurunca e nei dintorni. Il processo in corso davanti al tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha rivelato i dettagli di questa attività illecita, che coinvolgeva diversi membri del clan dei Muzzoni.
Secondo quanto emerso durante l’udienza, Ernesto Simeone è stato il punto di partenza delle indagini, coinvolgendo anche gli attuali imputati come Bevilacqua e Di Lorenzo. Grazie alle intercettazioni e alle testimonianze raccolte, è emerso che Simeone aveva creato un’associazione per lo spaccio di droga e si avvaleva di diversi collaboratori per gestire l’attività criminale in vari punti della città.
Il maresciallo del nucleo operativo e radiomobile ha spiegato che l’indagine è partita dal genero del vicecapoclan dei Muzzoni, Gaetano Di Lorenzo, per poi coinvolgere altre persone legate al mondo dello spaccio. Grazie alle intercettazioni, i carabinieri sono riusciti a individuare i luoghi in cui avveniva lo spaccio, come la rosticceria gestita da Bevilacqua e le abitazioni di altri complici.
Durante l’udienza, Giuseppe Di Lorenzo ha dichiarato di aver acquistato droga da Simeone per motivi personali e ha negato di aver lavorato per lui. Inoltre, sono emersi dettagli sulla gestione quasi monopolistica della vendita di stupefacenti da parte degli imputati, che avrebbero impedito ad altri gruppi di operare nel mercato della droga.
Il processo continua con l’audizione di testimoni e l’esame degli imputati, mentre gli avvocati difensori si preparano a sostenere le ragioni dei propri assistiti. La lotta contro lo spaccio di droga è una priorità per le autorità, che lavorano costantemente per contrastare le attività criminali e proteggere la sicurezza dei cittadini.