Una banda organizzata composta da 24 persone è stata colpita da misure cautelari in seguito a un’inchiesta sulla frode da 600 milioni di euro ai danni dello Stato italiano e dell’Unione europea. Questa organizzazione criminale ha falsificato bilanci societari per ottenere finanziamenti agevolati e a fondo perduto destinati alla digitalizzazione e all’innovazione delle imprese. Inoltre, hanno creato crediti inesistenti nel settore edilizio e per sostenere la capitalizzazione delle imprese, con un profitto illecito stimato in altri 530 milioni di euro. Al vertice di questa banda c’era una coppia insospettabile, un altoatesino e un’ucraina, insieme ad altri complici che hanno contribuito all’organizzazione efficiente e ben strutturata. Le indagini hanno portato al sequestro di beni di lusso come ville, orologi Rolex, gioielli Cartier e auto di lusso, confermando l’alto tasso tecnologico della banda con il rinvenimento di un computer quantistico durante le perquisizioni. La società Simest ha collaborato attivamente con le autorità per segnalare le attività sospette e supportare le indagini. Questo caso mette in luce l’importanza della vigilanza e del controllo per prevenire frodi e truffe ai danni delle istituzioni pubbliche e dell’Unione europea.