Il giovane influencer Kristian Tumidajevicz, noto come “Il Pengwin”, è stato vittima di tentata estorsione da parte del 34enne Marco Amendola di Pagani. La procura di Roma ha chiesto il processo per Amendola, accusandolo di vari reati tra cui tentata estorsione, sostituzione di persona, tentata truffa, furto d’identità e accesso abusivo a sistema informatico.
Le indagini sono state avviate dopo la denuncia del Pengwin, che ha scoperto che la sua casella di posta era stata violata. Si è scoperto che il 34enne era riuscito a rubare dati e informazioni personali dell’influencer e della sua famiglia, utilizzandoli per ricattarlo.
Amendola avrebbe emesso fatture a nome della società dell’influencer per farsi pagare oltre 60mila euro su un conto corrente intestato a un’altra persona. Tuttavia, il tentativo di truffa è stato sventato grazie all’avviso tempestivo di Tumidajevicz a Lottomatica.
Successivamente, l’imputato ha cercato di sottrarre denaro dai conti gioco online dell’influencer, riuscendo in un’occasione a ottenere circa 8000 euro. Questi soldi sono stati utilizzati per numerose transazioni in vari luoghi.
Amendola ha anche tentato di ricattare la vittima minacciando di pubblicare foto compromettenti della sua famiglia su un sito di escort, a meno che non pagasse 10mila euro in Bitcoin. Questi messaggi minacciosi sono stati alla base della denuncia e dell’indagine che hanno portato all’identificazione dell’hacker residente a Pagani.
L’udienza preliminare è prevista per gennaio, e l’imputato è difeso dall’avvocato Francesco Fiore.

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