Quattro anni e mezzo di reclusione sono stati richiesti dalla Procura per il patron dell’Interporto Sud Europa Giuseppe Barletta e per l’ex dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Marcianise Gennaro Spasiano. La richiesta è stata fatta durante la requisitoria pronunciata di recente davanti al tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
I pubblici ministeri hanno chiesto anche una pena di 3 anni e 2 mesi per Antonio Campolattano, amministratore delegato dell’Ise. Invece, è stata richiesta l’assoluzione per il direttore commerciale Berti. Fra una decina di giorni si tornerà in aula per l’inizio delle arringhe dei difensori. La sentenza è prevista entro la prima decade di ottobre.
Nel collegio difensivo sono coinvolti, tra gli altri, gli avvocati Andrea Piccolo, Mauro Iodice, Amedeo Barletta e l’ex pm di ‘Mani Pulite’ Antonio Di Pietro.
La vicenda al centro del processo riguarda i presunti favori per i permessi a costruire dell’Interporto, che sarebbero stati concessi senza l’approvazione necessaria della variante urbanistica. La Procura ha constatato l’illegittimità dei permessi, basandosi sul fatto che il dirigente Spasiano avrebbe fondato i permessi su una delibera del commissario straordinario del Comune di Marcianise datata 3 giugno 2016, che in realtà non aveva valore provvedimentale.