Scandalo al pronto soccorso dell’ospedale Ruggi d’Aragona: protesta bloccata dal responsabile della Direzione Medica

La situazione negli ambienti ospedalieri dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona è molto agitata dopo lo scandalo che ha coinvolto il pronto soccorso dell’ospedale locale. Ieri mattina, infatti, il responsabile della Direzione Medica di Presidio Ruggi – Da Procida – Costa di Amalfi, Walter Longanella, avrebbe cercato di bloccare la protesta organizzata da Cittadinanzattiva e il Tribunale per i Diritti del Malato per denunciare le condizioni in cui versa il settore della riabilitazione, sempre più vicino alla privatizzazione.

All’arrivo dei primi manifestanti, le guardie presenti all’ingresso del Da Procida hanno cercato di impedire loro l’accesso, citando proprio gli ordini ricevuti nei giorni precedenti da parte di Longanella: all’ospedale Da Procida, l’accesso è consentito solo dalle 18 alle 19 per i familiari dei pazienti ricoverati, in quanto il presidio ospedaliero è chiuso al pubblico durante i giorni festivi e prefestivi fino a lunedì. Solo dopo la “minaccia” di far intervenire le forze dell’ordine, le guardie si sono ritirate e hanno permesso l’ingresso dei manifestanti. Questo è quanto riportato da Le Cronache.

La situazione sembra essere molto tesa all’interno dell’ospedale Ruggi d’Aragona a causa di questo scandalo. La protesta organizzata da Cittadinanzattiva e il Tribunale per i Diritti del Malato era finalizzata a denunciare le condizioni del settore della riabilitazione, il quale sembra essere sempre più vicino alla privatizzazione. L’intervento del responsabile della Direzione Medica di Presidio Ruggi, Walter Longanella, nel tentativo di bloccare la protesta ha sollevato ancora di più le polemiche e ha portato ad un’agitazione generale negli ambienti ospedalieri.

L’accesso all’ospedale Da Procida è stato autorizzato solo per un’ora, dalle 18 alle 19, per i familiari dei pazienti ricoverati. Questa decisione sembra essere stata presa per evitare possibili disagi dovuti alla chiusura del presidio ospedaliero durante i giorni festivi e prefestivi. Tuttavia, l’arrivo dei manifestanti ha creato una situazione di tensione, con le guardie che hanno cercato di impedire loro l’accesso, citando gli ordini ricevuti da Longanella. Solo dopo la minaccia di far intervenire le forze dell’ordine, le guardie hanno permesso ai manifestanti di entrare.

La vicenda è stata riportata da Le Cronache, ma è ancora presto per capire quali saranno le conseguenze di questo scandalo e se ci saranno ulteriori sviluppi. Nel frattempo, l’agitazione negli ambienti ospedalieri sembra essere aumentata e la situazione resta molto delicata.

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