Pantaloni slacciati, la corsa in ospedale e poi quella frase ripetuta con la voce rotta dalle lacrime: «Mi hanno aggredita. Due uomini… due uomini». È giallo su una presunta aggressione, pare a sfondo sessuale, consumatasi domenica sera poco prima delle 19, nel rione Pianesi di Cava de’ Tirreni. Sull’episodio, verificatosi solo a poche ore di distanza dalla manifestazione di piazza contro la violenza di genere, sono in corso le indagini degli agenti del commissariato, diretti dal vicequestore Gianluca Perillo. Al momento le bocche restano cucite anche perché gli investigatori attendono di ascoltare la vittima, una ragazza di 26 anni della zona, che ancora in stato confusionale non sarebbe stata in grado di fornire elementi utili.

Stando alle prime indiscrezioni i poliziotti cercheranno di capire se i due presunti aggressori siano persone conosciute dalla ragazza o, se invece, si tratti di sconosciuti di passaggio. Ma non solo, gli investigatori dovranno ricostruire la dinamica dell’accaduto ed accertare il movente: se si è trattata di un’aggressione a scopo di furto o se, invece, come sarebbe trapelato nelle prime ore, a sfondo sessuale. Al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria dell’Olmo la giovane è stata visitata e non avrebbe riportato alcuna ferita o altra conseguenza se si esclude lo stato di choc. A quanto si apprende si tratterebbe di una ragazza già molto provata per vicende del tutto personali.

Gli agenti stanno cercando di visionare anche eventuali filmati dei sistemi di videosorveglianza sia pubblici che privati che potrebbero fornire elementi utili alle indagini. Dalle immagini si potrebbe risalire a cosa è avvenuto e anche all’eventuale identikit degli aggressori. Gli accertamenti della polizia sono appena partiti e pertanto gli stessi investigatori non si sbilanciano anche per non creare allarmismi. Nelle ultime settimane, cosi come negli ultimi mesi, il tema delle aggressioni è particolarmente caldo anche a Cava. Due gli episodi recentissimi ed ancora irrisolti, a Santa Lucia e a San Pietro, dove due giovani sono stati fermati in strada dai loro aggressori.

E poi ci sono i tantissimi casi di donne maltrattate. Ben cinque codici rossi nella stagione estiva fino a primi di settembre. Adulte, ma anche giovanissime che si sono presentate ai soccorritori con i segni di percosse. La loro storia è stata segnalata alle forze dell’ordine e alla magistratura per i successivi provvedimenti di allontamento o di natura ancora più restrittiva. Ora toccherà agli agenti della polizia, diretti dal vicequestore Gianluca Perillo, capire se l’aggressione di domenica sera sia da ricondurre ad un tentativo di violenza o se gli aggressori conoscevano la vittima e l’hanno aggredita per un motivo diverso. Solo in queste ore i poliziotti ascolteranno la ventiseienne che, come precisato dagli stessi soccorritori, al momento del ricovero in ospedale era in stato confusionale, provocato con ogni probabilità dallo choc. Intanto dal rione Pianesi non arrivano indizi utili alle indagini. A quanto pare nessuno ha sentito o visto qualcosa di sospetto. «A quell’ora e con il freddo di ieri (oggi per chi legge) – spiegano alcuni residenti – non c’erano persone in strada. Erano tutti rintanati in casa. Nessuno si è accorto di nulla. Il nostro è un rione tranquillo. È probabile che le persone coinvolte non risiedano ai Pianesi». Una storia, dunque, ancora tutta avvolta dal mistero. Gli investigatori non si sbilanciano anche perché non intendono tralasciare alcun elemento. Nella stessa serata di domenica dopo tutti gli esami di routine, la giovane è stata dimessa ed è potuta tornare a casa, anche se difficilmente potrà dimenticare presto l’accaduto.

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