Autovelox non omologati, caos anche nel Sannio

La recente ordinanza della Corte di Cassazione ha scatenato un vero terremoto in tutto il Paese, mettendo fine a una lunga disputa riguardante l’omologazione dei dispositivi di controllo della velocità installati dai Comuni. La sentenza ha chiarito che non è sufficiente che tali apparecchi siano semplicemente “approvati” dal ministero delle Infrastrutture, ma è necessario che abbiano una formale “omologazione”. Questo verdetto ha evidenti ricadute anche nel Sannio, dove i primi cittadini dei Comuni dotati di autovelox si trovano ora di fronte a una situazione di incertezza.

La Prefettura e la Polstrada sono allertate sulla questione, ma al momento non esiste una linea operativa chiara. Saranno necessari approfondimenti e una presa di posizione da parte degli organi governativi. Nel frattempo, i sindaci dei Comuni sanniti sembrano intenzionati a non spegnere gli autovelox, nonostante la sentenza della Cassazione. Alcuni di loro ritengono che l’apparecchiatura sia un valido deterrente contro gli incidenti stradali e non intendono disattivarla.

Tuttavia, c’è chi, come il sindaco di Morcone, ha deciso di disattivare l’autovelox in seguito alla sentenza della Cassazione. Il presidente del comitato Sos 372 Telesina chiede verifiche per accertare se gli autovelox presenti sulla strada dispongano di tutti i requisiti prescritti. La situazione è quindi ancora in evoluzione e sarà necessario un chiarimento da parte delle autorità competenti per risolvere la questione in modo definitivo.

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