CASAL DI PRINCIPE – Il processo riguardante il possesso di droga da parte di Omar Schiavone, il 35enne figlio di Luigi, cugino di Francesco Schiavone Sandokan, e di Eugenio Buonpane avrà la sua prossima udienza tra circa un mese.

Nel frattempo, dopo l’arresto avvenuto l’altro ieri, sabato, dei due individui, il processo per rito direttissima si è appena concluso.

Per Buonpane, l’amico presente in auto con Omar Schiavone, quest’ultimo difeso dall’avvocato Mario Griffo, il pubblico ministero aveva chiesto il divieto di dimora dopo gli arresti domiciliari effettuati ieri. L’avvocato del 42enne, la legale Mirella Baldascino, si è opposta alla richiesta cautelare.

Il giudice Mottola del tribunale di Aversa Napoli Nord ha deciso di revocare gli arresti domiciliari, convalidando l’arresto ma imponendo a Buonpane come misura cautelare l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, il cosiddetto obbligo di firma.

La vicenda:

I due sono stati fermati sabato sera a bordo di una Citroen C3 mentre percorrevano via San Donato a Casal di Principe. Il loro atteggiamento ha insospettito i carabinieri che, dopo una prima perquisizione a bordo dell’auto senza esito positivo, hanno deciso di portare i due in caserma per approfondire la perquisizione.

È stato così scoperto che il 42enne nascondeva, tra le parti intime, una busta di cellophane contenente sei dosi di cocaina, per un peso totale di 3,5 grammi. A quel punto Omar Schiavone, prima di essere sottoposto anche lui a un’approfondita perquisizione, ha estratto dalla sua biancheria intima una busta contenente 12 dosi di cocaina, per un totale di 4,25 grammi.

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