Il gip del Tribunale di Avellino, Paolo Cassano, ha emesso una sentenza di “non luogo a procedere” nel caso dell’imprenditore avellinese di 30 anni accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie. La donna, una 31enne della Piana del Sele e madre di tre bambini minori, era fuggita di casa mentre il marito era al lavoro in Trentino insieme all’ex parroco di Oliveto Citra nell’ottobre 2023.

L’imprenditore, difeso dall’avvocato Pierluigi Spadafora, era stato denunciato dalla moglie per presunti maltrattamenti che sarebbero iniziati nel 2013. Secondo la denuncia della donna, le violenze sarebbero avvenute nel corso di circa dieci anni tra la Valle del Sele e l’Irpinia.

La decisione del giudice di non procedere con il processo ha sollevato diverse reazioni e polemiche. La storia di presunte violenze domestiche ha scosso la comunità locale e ha sollevato interrogativi sulla protezione delle vittime di abusi.

La sentenza del gip ha evidenziato la complessità e la delicatezza dei casi di violenza domestica e ha sottolineato l’importanza di un’adeguata tutela delle vittime. Resta ora da capire quali saranno le conseguenze di questa decisione sulle persone coinvolte e sul dibattito pubblico sul tema della violenza di genere.

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