L’amministratrice di sostegno, che avrebbe dovuto proteggere un’anziana, è stata coinvolta in un grave caso di malaffare insieme al gestore della struttura in cui la donna era ospitata. Secondo le indagini, avrebbe falsificato documenti per far revocare l’amministrazione di sostegno e ricevere in cambio una parte del patrimonio della signora. Inoltre, avrebbe prelevato ingenti somme di denaro dal conto dell’anziana, giustificandole con false fatture prodotte dalla direttrice della struttura. Quest’ultima, a sua volta, avrebbe predisposto documenti falsi per coprire questi movimenti di denaro. I tre indagati dovranno rispondere dei reati di corruzione, peculato e circonvenzione di incapaci. Si tratta di un caso grave che mette in luce l’importanza di una corretta gestione delle amministrazioni di sostegno e della tutela degli anziani vulnerabili. La fiducia nei confronti di coloro che dovrebbero garantire il benessere e la sicurezza delle persone più fragili non può essere tradita in questo modo. È necessario che vengano presi provvedimenti severi nei confronti di chi abusa della propria posizione per fini illeciti, per garantire che simili episodi non si ripetano in futuro.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui