In molti insediamenti produttivi e luoghi di lavoro della nostra regione, l’amianto continua a rappresentare una minaccia per la salute dei lavoratori e dei cittadini. Nonostante le normative che regolamentano la sua rimozione e le numerose denunce pubbliche, molte aziende non hanno ancora effettuato le bonifiche necessarie.
Il segretario generale della Cisal Metalmeccanici della Campania, Antonio Fiore, ha lanciato un allarme durante la riunione del direttivo dell’organizzazione sindacale. Ha evidenziato come molte imprese antepongano il profitto alla tutela dei lavoratori, mettendo a rischio la loro salute e quella delle comunità circostanti.
L’amianto è presente in vari materiali utilizzati negli stabilimenti, come pannelli, coperture dei tetti e placche di isolamento dei macchinari. La sua presenza comporta rischi per la salute di chi vi lavora e per i residenti nelle vicinanze, a causa dell’emissione di microfibre volatili.
Fiore ha citato due casi macroscopici nella città di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, dove l’amianto è ancora presente in maniera pericolosa. Nonostante le denunce e le interpellanze parlamentari, le autorità competenti sembrano non intervenire in maniera efficace per risolvere la situazione.
L’immobilismo delle istituzioni di fronte a questa emergenza sanitaria e ambientale è inaccettabile. Sono necessari interventi incisivi e risolutivi per garantire la sicurezza dei lavoratori e la tutela dell’ambiente. È fondamentale che le aziende rispettino gli standard minimi di sicurezza e procedano alla bonifica dell’amianto, al fine di evitare ulteriori danni alla salute delle persone e all’ecosistema.