La Corte di Appello di Napoli ha emesso una sentenza riguardante un omicidio avvenuto 25 anni fa a Casal di Principe, condannando sei esponenti della cosca, tra cui Giuseppe Setola, il killer dell’ala stragista dei Casalesi. Setola, che era stato condannato in primo grado all’ergastolo, ha visto la sua pena ridotta a 30 anni di reclusione, insieme a Giuseppe Dell’Aversano. Quest’ultimo era stato inizialmente destinatario dell’ergastolo insieme a Setola per l’omicidio di Ferdinando Morza nel 1999.

Il delitto era avvenuto durante una faida tra i gruppi di Francesco Bidognetti e Schiavone “Sandokan” a Casal di Principe, e ha portato alla condanna di vari membri della cosca, tra cui Carmine Tamburrino e Francesco Cavaliere. Anche i collaboratori di giustizia Domenico Bidognetti ed Emilio Di Caterino sono stati condannati a 14 anni, nonostante la richiesta di prescrizione avanzata dal procuratore generale.

Il processo ha visto coinvolti diversi avvocati e ha portato alla riduzione della pena per Setola e Dell’Aversano, che erano stati inizialmente condannati all’ergastolo. Nel frattempo, il medico Aldo Fronterrè, condannato per concorso esterno in associazione camorristica, sarà processato nuovamente dopo cinque anni.

Infine, il giudice dell’esecuzione del tribunale di Napoli ha deciso di restituire alle famiglie di Setola due ville a Casal di Principe, considerate simboli della potenza criminale dell’ex capo stragista dei Casalesi. La decisione è stata presa per questioni procedurali, poiché il sequestro degli immobili era stato ritenuto inefficace.

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