I giudici del tribunale di Avellino hanno respinto le obiezioni sollevate dai difensori degli imputati nel processo legato alla “Scuola Modulare” di Pratola Serra. Il collegio giudicante ha deciso di attendere la pronuncia della Corte Costituzionale sull’abrogazione dell’articolo 323. Solo successivamente verranno eventualmente stralciate le posizioni degli imputati accusati solo dell’articolo 323, ovvero abuso d’ufficio, reato recentemente abrogato dalla legge Nordio. Tra gli imputati che attendono lo stralcio e la dichiarazione di estinzione del reato, c’è anche l’ex sindaco di Pratola Serra, Antonio Aufiero. Il processo è stato rinviato al 26 febbraio dopo aver discusso la questione.

Durante l’udienza, presieduta dal giudice Roberto Melone, l’avvocato Alberico Villani ha chiesto l’archiviazione delle posizioni relative al reato abrogato, facendo riferimento all’articolo 129 del codice di procedura penale. Anche gli altri difensori, gli avvocati Gaetano Aufiero, Nello Pizza, Teodoro Reppucci, Raffaele Petrillo, Dario Cierzo, Raffaele Tecce e Marino Capone, hanno sostenuto la richiesta. Tuttavia, l’avvocato Giovanni Rizzi Ulmo, rappresentante del Comune di Pratola Serra come parte civile, ha chiesto un rinvio in attesa del pronunciamento della Consulta.

Dopo una breve riflessione, il Tribunale ha deciso di accogliere la richiesta di rinvio, confermando la necessità di attendere la sentenza della Corte Costituzionale prima di procedere. Il penalista Gaetano Aufiero ha espresso la propria contrarietà alla decisione del Tribunale di non archiviare immediatamente il caso, sottolineando che la scelta del Collegio non rispetta le corrette procedure. Il giudice Melone ha chiarito che non si tratta di una sospensione del processo e che non sarà necessario inviare gli atti alla Corte Costituzionale, confermando comunque il rinvio all’istruttoria.

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