Quattro persone, di cui due residenti in provincia di Salerno, sono indagate dalla procura di Nola dopo il sequestro di oltre 30mila litri di gasolio eseguito dalla Guardia di Finanza la settimana scorsa lungo il tratto autostradale tra le uscite di Caserta Nord e Sud. Secondo quanto riportato da Il Mattino, due indagati sono residenti a Pagani e Angri, rispettivamente di 23 e 25 anni. L’accusa per tutti è di violazioni legate alla sottrazione per accertamento e pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, così come del trasporto senza la specifica documentazione prevista dalla legge.
I quattro indagati, alla vista degli inquirenti, avevano tentato di fuggire ma sono stati tutti bloccati e identificati all’interno di un capannone abbandonato. Nell’auto guidata dal ragazzo di Pagani sono stati trovati 33mila euro in contanti, all’interno di uno zaino, insieme a due agendine sulle quali erano riportate date, quantitativi, somme e diversi nomi. Sotto sequestro sono finite anche le carte di circolazione degli automezzi presenti nell’area industriale. All’interno di due autocisterne, inoltre, è stato trovato un complessivo di 32mila litri di gasolio. Un ulteriore sequestro ha riguardato una cifra di 1600 euro e un cubotto in plastica con all’interno ulteriori 180 litri di gasolio.
Durante i controlli, uno degli indagati, un ragazzo originario della provincia di Napoli, è stato arrestato perché trovato in possesso di una pistola Walterh calibro 7,65, ritenuta clandestina. Dopo la convalida, per il giovane sono stati confermati gli arresti domiciliari. Il ragazzo ha spiegato al Gip di aver trovato l’arma altrove e di averla conservata per difendersi, essendo stato coinvolto in un’aggressione in passato.