Il Consiglio dei Ministri ha recentemente riconosciuto la presenza di collegamenti diretti e indiretti tra gli amministratori locali di Quindici e la criminalità organizzata, determinando così lo scioglimento del consiglio comunale. Le indagini hanno evidenziato la permeabilità dell’ente da parte del crimine organizzato e hanno portato a vari casi di condizionamento e infiltrazioni. Tra le vicende più rilevanti emerse dalle indagini c’è il caso delle false residenze, che ha coinvolto il sindaco rinviato a giudizio per falso in concorso con soggetti legati alla camorra. Altre criticità riguardano gli affidamenti pubblici, con numerose anomalie riscontrate nelle procedure di gara e collegamenti con esponenti dei clan criminali del territorio. Anche nel settore dell’abusivismo edilizio sono emerse irregolarità legate alla criminalità organizzata. La vicenda potrebbe finire al Tar, dove potrebbe essere presentato un ricorso.

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